CODICE DI AUTODISCIPLINA
Il Codice di Autodisciplina SIFAP vuole fornire linee guida di comportamento al farmacista preparatore al fine di rendere razionale l'attività preparativa della farmacia per garantire al paziente la qualità e la sicurezza del prodotto finale.
La cultura e la professionalità del farmacista sono requisiti indispensabili al fine di gestire tecnicamente le preparazioni estemporanee e multiple.
Talvolta il confronto con il medico è fondamentale per accertarsi in merito alla razionalità della formulazione e alla reale necessità della preparazione stessa.
Il farmacista si impegna a:
- non utilizzare principi farmacologicamente attivi che non siano descritti in un Testo Ufficiale o in un codice autorevole comunitario o che non siano presenti in una specialità medicinale autorizzata alla commercializzazione in Italia o in un altro paese comunitario e che non siano ammessi dalla normativa vigente;
- non utilizzare sostanze sintetiche o naturali presenti nella formulazione di una specialità medicinale soggetta a provvedimento di revoca dell'autorizzazione all'immissione in commercio per motivi di salute pubblica;
- non utilizzare piante medicinali e loro derivati semplici o complessi, le cui caratteristiche farmacologiche e tossicologiche non siano esaurientemente accreditate dalla letteratura scientifica;
- segnalare tempestivamente agli organi competenti eventuali reazioni indesiderate e non previste connesse all'uso di preparati allestiti in farmacia;
- promuovere un costante aggiornamento professionale inteso ad approfondire l'evoluzione tecnica e normativa correlate al settore galenico, mantenendo contatti con la Facoltà di Farmacia;
- realizzare la qualità farmaceutica anche per le preparazioni appartenenti ad altre categorie a valenza salutare;
- assumere iniziative intese a migliorare il livello di conoscenze relative all'impiego dei preparati galenici da parte della collettività, impegnandosi a collaborare con le rappresentanze locali delle associazioni tra malati e delle autorità civili;
- tendere a una costante e incisiva collaborazione con i medici prescrittori di galenici in termini di complementarietà delle distinte formazioni accademiche, specialmente dal punto di vista tecnologico.