Il gruppo di lavoro SIFAP -istituito a gennaio 2016- ha elaborato una procedura condivisa per l’allestimento di soluzioni oleose a base di Cannabis con lo scopo di consentire ai pazienti di ottenere un preparato con caratteristiche uniformi sul territorio nazionale.
Il DM 9/11/2015, pur confermando per le farmacie la possibilità della ripartizione del derivato vegetale per l’assunzione orale mediante decozione o per la somministrazione inalatoria mediante l’uso di uno specifico vaporizzatore, ha portato alla luce alcune criticità, in particolare limitando l’allestimento di estratti e richiedendo, per ciascuna preparazione magistrale ottenuta mediante questo metodo, una adeguata titolazione del/i principio/i attivo/i effettuata con metodologie sensibili e specifiche quali la cromatografia liquida o gassosa accoppiate alla spettrometria di massa, al fine di assicurarne la qualità.
SIFAP da subito si è fatta promotrice di un incontro, durante il quale è emersa la necessità di mettere a punto e -per quanto possibile- convalidare un metodo per l’estrazione oleosa delle infiorescenze per consentire ai pazienti di ottenere un prodotto con caratteristiche uniformi sul territorio nazionale; a questo scopo ha costituito e coordinato un gruppo tecnico di lavoro al quale hanno aderito numerosi farmacisti.
Il prof. Veniero Gambaro, docente dell’Università degli Studi di Milano, ha realizzato presso il suo laboratorio le analisi che hanno consentito di quantificare i campioni allestiti con la collaborazione del gruppo di ricerca della prof. Minghetti e di alcuni farmacisti appartenenti al gruppo tecnico. E' stata selezionata la procedura di preparazione della soluzione oleosa che ha permesso di ottenere i risultati di seguito riportati, tale metodica è pubblicata nella sezione Tecnica dell’area riservata agli associati https://www.sifap.org/procedure/estrazione-oleosa-di-infiorescenze-femminili-di-cannabi
Ai fini di ottenere un preparato con un maggior contenuto di THC è risultata preferibile la scelta di anteporre all'estrazione una fase di riscaldamento della infiorescenza. I dettagli di tale studio verranno descritti in una pubblicazione scientifica di prossima comparsa su una rivista internazionale.
Tale metodica, partendo da 5 g di infiorescenze di cannabis -Bedrocan con un titolo in THC compreso tra il 19 e il 22 % (che deriva dalla somma di THC e THCA)- estratti in 50 mL di olio di oliva consente di ottenere un olio con un contenuto di THC pari a 1,7 + 0,3 % p/p e di THCA < 0,1 % p/p.  
Ricordiamo che ogni singola preparazione allestita, in base al DM 9/11/15, deve essere titolata come soprariportato e che i risultati delle analisi devono essere condivisi con il medico prescrittore per la valutazione della posologia.
SIFAP -con lo scopo di divulgare e condividere tale procedura- provvederà a trasmettere la stessa al Ministero, agli Ordini e alle Associazioni di categoria.

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